giovedì 24 giugno 2010

Alziamo le mani: la Costituzione non è un inferno


Citano Calamandrei e non considerano normale avere a capo dell'Esecutivo un uomo in lotta con la Costituzione della Repubblica; quella stessa Carta sulla quale egli ha giurato e che invece poi svilisce deliberatamente e ripetutamente. "Alziamo le mani: la Costituzione non è un inferno" è l'iniziativa del gruppo Facebook "La Costituzione avrà più sostenitori di Silvio Berlusconi". Un gruppo che, attualmente, raccoglie già circa 80mila persone e che ha deciso di organizzare una campagna mediatica dal basso, per reagire al più veemente attacco alla Carta, tra i tanti che si sono ascoltati nelle ultime settimane.
L'invito, in breve, è questo: scriverselo direttamente sulle mani che "la Costituzione non è un inferno". Un po' come si fa da ragazzini con quelle cose importanti che, però, temiamo possano sfuggirci di mente, all'occorrenza. Ovviamente, la campagna si fonda sull'attivismo dei cittadini che stanno fotografando e mettendo in Rete le proprie mani, con l'appunto vergato a chiare lettere sui palmi.
Appunti preziosi, come quelli di Piero Calamandrei, l'insigne giurista che così si rivolgeva, a chi voleva comprendere lo spirito della Legge fondamentale della Repubblica: "dietro ogni articolo della Costituzione, giovani, voi dovete vedere (...) 

Giuseppe D'Elia