giovedì 8 aprile 2010

Elezioni regionali: la metà dei neo-astenuti, l'anno scorso, votava PdL



Tracciare una sintesi completa dell'esplosione di post usciti in Rete per commentare gli esiti delle recenti elezioni regionali è quasi impossibile. Ci pare preferibile, dunque, evidenziare esclusivamente alcune interessanti considerazioni che emergono riguardo al tema dell'incremento delle astensioni. Ci riferiamo in particolar modo ad un'interpretazione, uscita su polisblog.it, di alcuni sondaggi diffusi da Renato Mannheimer nel programma di Vespa, oltre che sulla grande stampa nazionale. Laddove, rispetto ai due profili rilevati – motivazioni che hanno spinto l'elettore ad optare per il "non voto" e precedente orientamento politico degli astenuti – le chiavi di lettura offerte nel blog ci sembrano non del tutto in linea coi numeri.
Sia nel titolo, che nello sviluppo del discorso, infatti, "l'analisi dell'astensionismo" viene definita "sicuramente bipartisan", mentre degli aspetti motivazionali si offre questa interpretazione: "oltre il 40% non ha votato per disgusto e protesta". Quest'ultima considerazione, in realtà, ci pare senz'altro riduttiva. L'unica voce del sondaggio

Giuseppe D'Elia