giovedì 18 febbraio 2010

Rifiuti, i paesi vesuviani esprimono in rete tutto il loro dissenso


Considerando che "il Parco Nazionale del Vesuvio (...) è stato istituito al fine di salvaguardare i valori del territorio, di applicare metodi idonei a realizzare una corretta integrazione tra uomo e ambiente, di promuovere attività di educazione ambientale e di ricerca scientifica", la scelta di adibire a discarica delle località situate nel parco può essere considerata ponderata e ragionevole? In sintesi, è da questa domanda che bisogna partire per cercare di sbrogliare l'intricata matassa di una vicenda che rischia di calpestare i più elementari diritti di cittadinanza, in nome di logiche emergenziali che, per definizione, dovrebbero avere carattere eccezionale e temporaneo.
Per avere un ampio resoconto degli ultimi avvenimenti e delle ragioni della protesta dei movimenti civici dei comuni direttamente interessati, si può digitare "vesuviani in lotta" in un motore di ricerca ed accedere così ad una pagina facebook, corredata di blog (vesuvioinlotta.blogspot.com) e link specifici.
In breve: a Terzigno, uno dei comuni del Parco Nazionale, "dopo l'apertura nel 2009 della discarica ex Sari (...) il Consiglio dei Ministri ha decretato l'apertura di una nuova mega discarica (cava Vitiello) attigua alla prima ed in grado di ricevere rifiuti per oltre dieci anni".
Chi conosce la storia di quei territori, dunque (...) 

Giuseppe D'Elia