Questa settimana non analizzeremo l'ennesima proposta di legge che ha come obiettivo dichiarato una restrizione degli spazi di libera discussione nel web. Come ben sanno i lettori affezionati di questa rubrica, in effetti, la notizia, nell'Italia di questi ultimi anni, non è certo una novità. Con tutte le cautele possibili e senza aderire a tesi preconcette, ci sembra invece molto più interessante registrare come, in relazione alla recente causa scatenante delle ventilate restrizioni, in diverse migliaia di navigatori italiani si stia insinuando un dubbio sconvolgente. Ci riferiamo ad una serie impressionante di filmati e pagine web che pretendono di dimostrare come l'aggressione al premier possa essere, in realtà, il frutto avvelenato di una clamorosa messinscena (v. Berlusconi montatura).
Solita tesi cospirazionista?
Ma può bastare, poi, questa etichetta a lasciar cadere tutto sotto silenzio? O non sarebbe invece meglio (...)
Giuseppe D'Elia